Sono pagine della mia vita dal valore inestimabile,quelle che ho scritto,durante tutti gli anni trascorsi,frequentando questi luoghi.
Sin da bambino i miei genitori mi portavano in campagna in quella che secondo me era rimasta una natura selvaggia ed incontaminata.
Abituato al cemento della metropoli,non notavo i capannoni industriali,le fabbriche,le ciminiere…
Mi bastavano la magia di un fiume,la sua flora e la sua fauna;del verde intorno,il profumo della terra e dell’erba appena falciata;mi bastavano l’odore di stalla,in qualche fattoria.
La magia dello stesso fiume,tutto quello che mi bastava allora,mi basta anche oggi;quando e’ trascorso “solo” qualche anno.
Anche oggi,proprio come allora,ammiro il fiume,vago per cascinali…e non noto i capannoni,le fabbriche,le ciminiere.E’ rimasto semplicemente il mio piccolo mondo,magico ed incontaminato.
Forse perche’,vagando per campi e paesini,mi capita regolarmente di imbattermi magari in un castelletto rinascimentale.
A proposito dei cascinali,magari risalenti all’ottocento;a proposito dei mulini,delle chiesette,degli altarini…anche tutto cio’ appartiene ad una pagina importantissima della nostra storia,cultura e tradizione.
A parer mio,un patrimonio del genere non puo’ e soprattutto non deve rimanere in uno stato di abbandono;lasciato solo,a resistere stoicamente all’erosione del tempo che passa.
Ed e’ il senso che ho voluto dare a cio’ che ho fotografato.
Ho ritenuto opportuno l’utilizzo dell’infrarosso 720 nanometri,per aiutarmi a donargli un qualcosa in piu’ di affascinante e magico.
Per trascorrerci intere giornate,la stagione da me scelta (cioe’ lo scorso inverno) non mi avrebbe comunque aiutato,a fare diversamente.
So che,per chi ha vissuto a lungo nella nebbia,poi, c’e’ una sorta di astinenza;per cui e’ necessario,prima o poi,ricercare nuovamente il suo abbraccio.
Trattandosi di fotografia pero’,i colori ne sarebbero probabilmente usciti un po’ troppo “scialbi”,Proprio per questo motivo ho scelto di “colorarli”…utilizzando appunto l’infrarosso.